Guidebook for Ortona

Claudia
Guidebook for Ortona

Sightseeing

Chiesa che conserva le reliquie di s. Tommaso apostolo, interessante dal punto di vista architettonico.
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Basilica Cathedral of St. Tommaso Apostolo
Piazza San Tommaso
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Chiesa che conserva le reliquie di s. Tommaso apostolo, interessante dal punto di vista architettonico.
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Museum Battle of Ortona
Corso Garibaldi
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Tra i tanti edifici del quartiere storico di Terravecchia ad Ortona, un posto particolare merita il rinascimentale Palazzo Corvo (ex struttura conventuale poi appartenuto ai baroni Corvo, in seguito acquistato e ristrutturato dal Comune di Ortona) per il fatto di essere non solo bello e ricco di storia, ma anche in quanto sede dell’Istituto Nazionale Tostiano e del suo Museo. L’Archivio Francesco Paolo Tosti – Museo Musicale d’Abruzzo fu inaugurato il 9 aprile 1994 dal celebre soprano Renata Tebaldi principalmente per rendere visibile il patrimonio relativo a Francesco Paolo Tosti. Si tratta del primo, e finora unico, museo dedicato alla musica presente in regione e uno dei pochi in Italia. Si pensi che su complessivi 24 musei italiani, nel Mezzogiorno se ne trovano solo quattro ovvero Ischia (Museo Walton), Palmi (Museo Cilea), Catania (Museo Bellini), Bari ( Museo Piccinni) e infine Ortona con Tosti. Riconoscimento del Museo di 1ª categoria della Giunta Regionale con provvedimento n. 5027 del 31/12/1996 ai sensi della L. R. n.44 del 18 giugno 1992. Il museo aperto al pubblico regolarmente, aderisce anche a specifici progetti come quello dei “Luoghi e ricordi dannunziani” dedicato alle classi terze dell’Istituto comprensivo di Atri (TE). Tale progetto è frutto della convenzione istituita nel passato e rinnovata per il 2013-2014 tra l’Istituto ortonese, la Soprintendenza B.S.A.E. dell’Abruzzo e l’Istituto Comprensivo di Atri.
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Museo Musicale D'Abruzzo - Archivio "f. P. Tosti"
83 Corso Giacomo Matteotti
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Tra i tanti edifici del quartiere storico di Terravecchia ad Ortona, un posto particolare merita il rinascimentale Palazzo Corvo (ex struttura conventuale poi appartenuto ai baroni Corvo, in seguito acquistato e ristrutturato dal Comune di Ortona) per il fatto di essere non solo bello e ricco di storia, ma anche in quanto sede dell’Istituto Nazionale Tostiano e del suo Museo. L’Archivio Francesco Paolo Tosti – Museo Musicale d’Abruzzo fu inaugurato il 9 aprile 1994 dal celebre soprano Renata Tebaldi principalmente per rendere visibile il patrimonio relativo a Francesco Paolo Tosti. Si tratta del primo, e finora unico, museo dedicato alla musica presente in regione e uno dei pochi in Italia. Si pensi che su complessivi 24 musei italiani, nel Mezzogiorno se ne trovano solo quattro ovvero Ischia (Museo Walton), Palmi (Museo Cilea), Catania (Museo Bellini), Bari ( Museo Piccinni) e infine Ortona con Tosti. Riconoscimento del Museo di 1ª categoria della Giunta Regionale con provvedimento n. 5027 del 31/12/1996 ai sensi della L. R. n.44 del 18 giugno 1992. Il museo aperto al pubblico regolarmente, aderisce anche a specifici progetti come quello dei “Luoghi e ricordi dannunziani” dedicato alle classi terze dell’Istituto comprensivo di Atri (TE). Tale progetto è frutto della convenzione istituita nel passato e rinnovata per il 2013-2014 tra l’Istituto ortonese, la Soprintendenza B.S.A.E. dell’Abruzzo e l’Istituto Comprensivo di Atri.
Situata nel cinquecentesco palazzo Farnese, la pinacoteca raccoglie opere di Michele Cascella (1892-1989), nativo di Ortona, del fratello Tommaso (1890-1968) e del padre Basilio (1860-1950). Il palazzo dispone anche di una sala dove vengono periodicamente allestite mostre di arte contemporanea di artisti abruzzesi e non.
Pinacoteca Cascella
7 Passeggiata Orientale
Situata nel cinquecentesco palazzo Farnese, la pinacoteca raccoglie opere di Michele Cascella (1892-1989), nativo di Ortona, del fratello Tommaso (1890-1968) e del padre Basilio (1860-1950). Il palazzo dispone anche di una sala dove vengono periodicamente allestite mostre di arte contemporanea di artisti abruzzesi e non.
A Fossacesia, in posizione dominante, sorge uno dei più importanti monasteri benedettini. Tra il 529 e il 543, vivente ancora San Benedetto, vennero da Montecassino alcuni discepoli del santo guidati dal monaco Martino e costruirono il primo nucleo dell’Abbazia, dedicata a San Giovanni Battista. Nel 1047 ottenne la protezione imperiale. Nel XII secolo l’abbazia raggiunse il culmine del suo splendore.
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Abbey of San Giovanni in Venere
56 Viale San Giovanni in Venere
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A Fossacesia, in posizione dominante, sorge uno dei più importanti monasteri benedettini. Tra il 529 e il 543, vivente ancora San Benedetto, vennero da Montecassino alcuni discepoli del santo guidati dal monaco Martino e costruirono il primo nucleo dell’Abbazia, dedicata a San Giovanni Battista. Nel 1047 ottenne la protezione imperiale. Nel XII secolo l’abbazia raggiunse il culmine del suo splendore.

Parks & Nature

Spiaggia attrezzata per famigli e non.
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Lido Riccio
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Spiaggia attrezzata per famigli e non.
La Riserva Naturale Punta dell’Acquabella istituita con Legge Regionale n. 5 del 30 marzo 2007 “Disposizioni urgenti per la tutela e la valorizzazione della Costa Teatina” comprende una superficie di circa 28 ettari, compresa in una stretta fascia di vegetazione, subito dopo il porto di Ortona, fino ad un centinaio di metri, con una striscia più sottile, a sud della sommità di Punta Acquabella, dove si può osservare l’evoluzione geomorfologica dell’imponente falesia. La riserva, inserita nel Sistema delle Aree Protette della Costa Teatina, era stata già inserita, da alcuni anni, nella proposta per l’istituzione di un Parco Nazionale. Il progetto per la tutela e la valorizzazione della costa teatina lungo il tracciato ferroviario dismesso, compreso tra Ortona e Vasto, individua un sistema di aree protette direttamente collegate e unite funzionalmente, attraverso l’ex tracciato ferroviario, con altre riserve esistenti tra le quali Punta Aderci di Vasto, il Bosco di Don Venanzio di Pollutri e la Lecceta di Torino di Sangro. La dismissione di vari chilometri di linee ferroviarie, rappresenta oggi la vera novità per la futura realizzazione dei percorsi verdi con il recupero dei luoghi più suggestivi dell’intera regione. La legge prevede che nel lungo tratto ferroviario, tra Francavilla al Mare e il Biotopo costiero di San Salvo, sia preclusa qualsiasi attività di trasformazione del suolo diversa dalla destinazione al verde. Il progetto, più ampio del piano di una singola riserva naturale, prevede il coinvolgimento delle altre aree litoranee e collinari, con la realizzazione della pista ciclabile lungo la costa adriatica inserita nel programma “Corridoio Verde Adriatico”, di stimolo delle possibilità turistiche responsabili. La Città di Ortona, nota anche per il porto, partecipa alla valorizzazione dei beni culturali e storici-ambientali con la passeggiata Orientale, una sinuosa balconata sul mare che conduce alla Cattedrale di S. Tommaso, al Castello Aragonese e al Palazzo Farnese. A Sud di Ortona, la costa adriatica si nuove con forme nuove, movimentate dalle piccole spiagge e calette riservate, alcune nascoste, altre ampie ed accoglienti, ai bacini più grandi dove il verde limpido del mare si confonde con l’azzurro turchese del cielo che caratterizzano i toponimi come “Acqua bella” e “Capo turchino”. Dalla sommità della falesia si raggiunge facilmente la spiaggia dove l’acqua limpida lascia ammirare i fondali di sabbia e ciottoli: come la famosa caletta “Acquabella”.
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Punta Acquabella Beach
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La Riserva Naturale Punta dell’Acquabella istituita con Legge Regionale n. 5 del 30 marzo 2007 “Disposizioni urgenti per la tutela e la valorizzazione della Costa Teatina” comprende una superficie di circa 28 ettari, compresa in una stretta fascia di vegetazione, subito dopo il porto di Ortona, fino ad un centinaio di metri, con una striscia più sottile, a sud della sommità di Punta Acquabella, dove si può osservare l’evoluzione geomorfologica dell’imponente falesia. La riserva, inserita nel Sistema delle Aree Protette della Costa Teatina, era stata già inserita, da alcuni anni, nella proposta per l’istituzione di un Parco Nazionale. Il progetto per la tutela e la valorizzazione della costa teatina lungo il tracciato ferroviario dismesso, compreso tra Ortona e Vasto, individua un sistema di aree protette direttamente collegate e unite funzionalmente, attraverso l’ex tracciato ferroviario, con altre riserve esistenti tra le quali Punta Aderci di Vasto, il Bosco di Don Venanzio di Pollutri e la Lecceta di Torino di Sangro. La dismissione di vari chilometri di linee ferroviarie, rappresenta oggi la vera novità per la futura realizzazione dei percorsi verdi con il recupero dei luoghi più suggestivi dell’intera regione. La legge prevede che nel lungo tratto ferroviario, tra Francavilla al Mare e il Biotopo costiero di San Salvo, sia preclusa qualsiasi attività di trasformazione del suolo diversa dalla destinazione al verde. Il progetto, più ampio del piano di una singola riserva naturale, prevede il coinvolgimento delle altre aree litoranee e collinari, con la realizzazione della pista ciclabile lungo la costa adriatica inserita nel programma “Corridoio Verde Adriatico”, di stimolo delle possibilità turistiche responsabili. La Città di Ortona, nota anche per il porto, partecipa alla valorizzazione dei beni culturali e storici-ambientali con la passeggiata Orientale, una sinuosa balconata sul mare che conduce alla Cattedrale di S. Tommaso, al Castello Aragonese e al Palazzo Farnese. A Sud di Ortona, la costa adriatica si nuove con forme nuove, movimentate dalle piccole spiagge e calette riservate, alcune nascoste, altre ampie ed accoglienti, ai bacini più grandi dove il verde limpido del mare si confonde con l’azzurro turchese del cielo che caratterizzano i toponimi come “Acqua bella” e “Capo turchino”. Dalla sommità della falesia si raggiunge facilmente la spiaggia dove l’acqua limpida lascia ammirare i fondali di sabbia e ciottoli: come la famosa caletta “Acquabella”.
La Riserva Naturale Regionale Ripari di Giobbe si trova a nord Ortona, ed è localizzata sopra una costa alta, a 65 metri sul livello del mare. Immersa in un’area di pregio naturalistico la falesia rocciosa si confonde, a tratti, nella macchia mediterranea che ricopre la parete collinare, a ridosso di una cala nascosta, con la spiaggia di ciottoli bianchi e acque cristalline, raggiungibile solo a piedi o dal mare. Tutta l’area si è conservata per la difficile accessibilità e per la notevole instabilità dei versanti più ripidi. Le numerose frane e scivolamento, sul lato della scarpata, sono aumentati nel 2006 con il crollo di alcuni tratti di falesia nei Ripari di Giobbe ma anche in altre zone del litorale teatino da Punta Mucchiola a Punta Lunga e Ferruccio, fino a Punta Aderci. Questo fenomeno di erosione ha determinato, dopo 100 anni, lo spostamento della linea ferroviaria più all’interno. Diversi chilometri di ferrovia ed alcuni brevi tratti di linee attive abbandonati, in seguito alle varianti di tracciato, sono disponibili oggi per la valorizzazione e il recupero di uno dei luoghi più suggestivi dell’intera regione. Il progetto prevede l’attuazione della legge regionale per la tutela e valorizzazione della Costa teatina. Nel Comune di Ortona sono state istituite due riserve naturali regionali, Punta dell’Acquabella” e “Ripari di Giobbe”, a cui si aggiunge il “Parco delle dune” nel litorale nord, istituito dal Consiglio Comunale nel luglio 2007. Il sistema del litorale chietino comprende una vera rete di aree naturali con 7 riserve regionali formalmente istituite, 6 siti di importanza comunitaria, un biotopo costiero con giardino mediterraneo (San Salvo), alcune aree più piccole inserite nel complesso e articolato progetto di tutela della costa (San Giovanni in Venere) e una diecina di corsi d’acqua di notevole importanza per la conservazione della biodiversità vegetale e animale (Foro, Sangro, Osento, Trigno). Del resto tutti questi luoghi erano già stati individuati dal Piano Pesistico Regionale e sottoposti a tutela e conservazione dalla Regione Abruzzo nel 1990. La Legge 431 aveva già tutelato queste zone ad elevato valore naturalistico e percettivo, con il più alto grado di integrità sul territorio e quindi di maggiore fragilità ambientale. In particolare erano state individuate le scogliere di Ortona (Torre Mucchia – Punta Lunga) con lo spazio di mare antistante, le scogliere dell’Acquabella con la foce del fiume Moro prevedendo nell’intera fascia la conservazione delle caratteristiche bioclimatiche dell’habitat e le condizioni idrobiologiche del mare idonee alla vita della fauna ittica. La Riserva regionale “Ripari di Giobbe” istituita ai sensi del comma b3, art. 2 della legge regionale 30 marzo 2007, n. 5 ricade interamente nel Comune di Ortona e comprende anche il promontorio di Torre Mucchia, complessivamente l’area è di 28 ettari. Poco più a Nord il Comune di Ortona ha istituito un piccolo Parco Dunale in un tratto di costa lungo circa 1700 m, compreso tra la linea di battigia e il tracciato ferroviario dove è conservata una parte della successione vegetale, tipica delle dune sabbiose. La successione vegetale presente ad Ortona è importante per la rarità delle comunità psammofile scomparse quasi ovunque lungo la costa abruzzese, perché distrutte (spianate e ripulite) e ridotte a “deserti sabbiosi”, secondo un modello turistico-balneare, che non risponde più a quelle esigenze di salubrità e tutela ecologica.
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Camping Village Ripari di Giobbe
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La Riserva Naturale Regionale Ripari di Giobbe si trova a nord Ortona, ed è localizzata sopra una costa alta, a 65 metri sul livello del mare. Immersa in un’area di pregio naturalistico la falesia rocciosa si confonde, a tratti, nella macchia mediterranea che ricopre la parete collinare, a ridosso di una cala nascosta, con la spiaggia di ciottoli bianchi e acque cristalline, raggiungibile solo a piedi o dal mare. Tutta l’area si è conservata per la difficile accessibilità e per la notevole instabilità dei versanti più ripidi. Le numerose frane e scivolamento, sul lato della scarpata, sono aumentati nel 2006 con il crollo di alcuni tratti di falesia nei Ripari di Giobbe ma anche in altre zone del litorale teatino da Punta Mucchiola a Punta Lunga e Ferruccio, fino a Punta Aderci. Questo fenomeno di erosione ha determinato, dopo 100 anni, lo spostamento della linea ferroviaria più all’interno. Diversi chilometri di ferrovia ed alcuni brevi tratti di linee attive abbandonati, in seguito alle varianti di tracciato, sono disponibili oggi per la valorizzazione e il recupero di uno dei luoghi più suggestivi dell’intera regione. Il progetto prevede l’attuazione della legge regionale per la tutela e valorizzazione della Costa teatina. Nel Comune di Ortona sono state istituite due riserve naturali regionali, Punta dell’Acquabella” e “Ripari di Giobbe”, a cui si aggiunge il “Parco delle dune” nel litorale nord, istituito dal Consiglio Comunale nel luglio 2007. Il sistema del litorale chietino comprende una vera rete di aree naturali con 7 riserve regionali formalmente istituite, 6 siti di importanza comunitaria, un biotopo costiero con giardino mediterraneo (San Salvo), alcune aree più piccole inserite nel complesso e articolato progetto di tutela della costa (San Giovanni in Venere) e una diecina di corsi d’acqua di notevole importanza per la conservazione della biodiversità vegetale e animale (Foro, Sangro, Osento, Trigno). Del resto tutti questi luoghi erano già stati individuati dal Piano Pesistico Regionale e sottoposti a tutela e conservazione dalla Regione Abruzzo nel 1990. La Legge 431 aveva già tutelato queste zone ad elevato valore naturalistico e percettivo, con il più alto grado di integrità sul territorio e quindi di maggiore fragilità ambientale. In particolare erano state individuate le scogliere di Ortona (Torre Mucchia – Punta Lunga) con lo spazio di mare antistante, le scogliere dell’Acquabella con la foce del fiume Moro prevedendo nell’intera fascia la conservazione delle caratteristiche bioclimatiche dell’habitat e le condizioni idrobiologiche del mare idonee alla vita della fauna ittica. La Riserva regionale “Ripari di Giobbe” istituita ai sensi del comma b3, art. 2 della legge regionale 30 marzo 2007, n. 5 ricade interamente nel Comune di Ortona e comprende anche il promontorio di Torre Mucchia, complessivamente l’area è di 28 ettari. Poco più a Nord il Comune di Ortona ha istituito un piccolo Parco Dunale in un tratto di costa lungo circa 1700 m, compreso tra la linea di battigia e il tracciato ferroviario dove è conservata una parte della successione vegetale, tipica delle dune sabbiose. La successione vegetale presente ad Ortona è importante per la rarità delle comunità psammofile scomparse quasi ovunque lungo la costa abruzzese, perché distrutte (spianate e ripulite) e ridotte a “deserti sabbiosi”, secondo un modello turistico-balneare, che non risponde più a quelle esigenze di salubrità e tutela ecologica.
Parco avventura nel bosco con percorsi per tutte le età, sentieri per trekking e mountain bike
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Majelos gamtos parkas
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Parco avventura nel bosco con percorsi per tutte le età, sentieri per trekking e mountain bike
Riserva stupenda! Da Punta Aderci si gode di una vista suggestiva. Mare e vicina campagna di fondono, odore di grano e di sale si mescolano e l'atmosfera è magica, soprattutto al tramonto. Da Punta Aderci verso la sorgente la spiaggia è di ciottoli, le acque sono limpide e cristalline; di buon mattino è possibile dilettarsi in immersioni tra pesci, alla ricerca di vongole e cozze o ad ammirare le stelle marine. Spiaggia bella e meno affollata proprio perché difficile da raggiungere. Non vi sono attrezzature, nessun bagno... Si è interamente circondati dalla natura. Consigliate le scarpette da scoglio per le escursioni e le esplorazioni.
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Punta Aderčio gamtos rezervatas
Sentiero d'Accesso Punta Aderci
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Riserva stupenda! Da Punta Aderci si gode di una vista suggestiva. Mare e vicina campagna di fondono, odore di grano e di sale si mescolano e l'atmosfera è magica, soprattutto al tramonto. Da Punta Aderci verso la sorgente la spiaggia è di ciottoli, le acque sono limpide e cristalline; di buon mattino è possibile dilettarsi in immersioni tra pesci, alla ricerca di vongole e cozze o ad ammirare le stelle marine. Spiaggia bella e meno affollata proprio perché difficile da raggiungere. Non vi sono attrezzature, nessun bagno... Si è interamente circondati dalla natura. Consigliate le scarpette da scoglio per le escursioni e le esplorazioni.
Un’escursione in canoa sul Tirino, definito tra i fiumi più limpidi e puliti d’Italia, è il modo migliore per rilassarsi con la mente e con il corpo. L’acqua cristallina, la vegetazione rigogliosa e la ricca fauna, vi accompagneranno in questo fantastico viaggio. Ci si ritrova in Località Capodacqua di Capestrano c/o il Centro Turistico e Formativo Valle del Tirino e poi partendo dalla località San Martino, nel comune di Capestrano (AQ), è possibile risalire il fiume in prossimità delle sorgenti di Capo d’Acqua, dove viene offerta l’opportunità di suggestionarsi e rigenerarsi immergendosi nelle fredde e limpide acque di questo splendido fiume. Durante l’escursione gli ospiti avranno la fortuna di conoscere il patrimonio culturale, monumentale, paesaggistico e naturalistico della Valle del Tirino, territorio nel quale è stata rinvenuta la statua del Guerriero di Capestrano e riceveranno tante preziose informazioni sull’ Abruzzo presentate dai nostri accompagnatori targati #ilbosso. Un’escursione dove è davvero possibile conoscere gli autentici saperi e sapori di questo favoloso corso d’acqua, ricadente nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, rinfrescarsi la bocca con le sue gelide e limpide acque, deliziare il palato con il gusto della sedanina d’acqua: pianta autoctona totalmente immersa nell’acqua che viene fatta assaggiare agli ospiti dopo essere stata direttamente raccolta dai nostri accompagnatori.
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Tirino
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Un’escursione in canoa sul Tirino, definito tra i fiumi più limpidi e puliti d’Italia, è il modo migliore per rilassarsi con la mente e con il corpo. L’acqua cristallina, la vegetazione rigogliosa e la ricca fauna, vi accompagneranno in questo fantastico viaggio. Ci si ritrova in Località Capodacqua di Capestrano c/o il Centro Turistico e Formativo Valle del Tirino e poi partendo dalla località San Martino, nel comune di Capestrano (AQ), è possibile risalire il fiume in prossimità delle sorgenti di Capo d’Acqua, dove viene offerta l’opportunità di suggestionarsi e rigenerarsi immergendosi nelle fredde e limpide acque di questo splendido fiume. Durante l’escursione gli ospiti avranno la fortuna di conoscere il patrimonio culturale, monumentale, paesaggistico e naturalistico della Valle del Tirino, territorio nel quale è stata rinvenuta la statua del Guerriero di Capestrano e riceveranno tante preziose informazioni sull’ Abruzzo presentate dai nostri accompagnatori targati #ilbosso. Un’escursione dove è davvero possibile conoscere gli autentici saperi e sapori di questo favoloso corso d’acqua, ricadente nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, rinfrescarsi la bocca con le sue gelide e limpide acque, deliziare il palato con il gusto della sedanina d’acqua: pianta autoctona totalmente immersa nell’acqua che viene fatta assaggiare agli ospiti dopo essere stata direttamente raccolta dai nostri accompagnatori.
Un incantevole posto dove trascorrere una giornata full immersion a contatto con la natura. Nelle fresche acque del lago a forma di cuore, con pedalò (anche elettrico per i più pigri) oppure tra i sentieri della montagna che lo circonda, magari in bici. Camminando con andatura rilassata lungo il lago degustando alcune delizie tipiche del luogo. E dulcis in fundo una visita alla cittadina, ricca di testimonianze di un lontano passato.
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Scanno ežeras
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Un incantevole posto dove trascorrere una giornata full immersion a contatto con la natura. Nelle fresche acque del lago a forma di cuore, con pedalò (anche elettrico per i più pigri) oppure tra i sentieri della montagna che lo circonda, magari in bici. Camminando con andatura rilassata lungo il lago degustando alcune delizie tipiche del luogo. E dulcis in fundo una visita alla cittadina, ricca di testimonianze di un lontano passato.
È la spiaggia più vicina al centro abitato. A piedi si raggiunge in circa trenta minuti, ma in bicicletta con soli dieci minuti. È la spiaggia più adatta per chi ha bambini, non è molto grande, ma ben attrezzata. Inoltre si possono noleggiare piccole imbarcazioni da diporto anche senza patente nautica.
Lido Saraceni
373 Via Cervana
È la spiaggia più vicina al centro abitato. A piedi si raggiunge in circa trenta minuti, ma in bicicletta con soli dieci minuti. È la spiaggia più adatta per chi ha bambini, non è molto grande, ma ben attrezzata. Inoltre si possono noleggiare piccole imbarcazioni da diporto anche senza patente nautica.

Offerta gastronomica

Pasticceria Marcello
71 Corso Vittorio Emanuele
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Trattoria San Domenico
1 Vicolo S. Domenico
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Attenzione alla qualità delle materie prime, cortesia e varietà di prodotti
Forno Antiche Tradizioni
226 Via della Libertà
Attenzione alla qualità delle materie prime, cortesia e varietà di prodotti
Il pesce è davvero "parlante" come sostengono i suoi proprietari. Per gli amanti del pesce è il miglior posto dove rifornirsi di materia prima freschissima.
Pescheria La Boutique della Freschezza
8 Via Cavour
Il pesce è davvero "parlante" come sostengono i suoi proprietari. Per gli amanti del pesce è il miglior posto dove rifornirsi di materia prima freschissima.
Comodo supermercato nel centro cittadino con assortimento sufficiente per le necessità quotidiane. Ottimo il reparto macelleria
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Conad - Supermarket
343 Via Colonnetta
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Comodo supermercato nel centro cittadino con assortimento sufficiente per le necessità quotidiane. Ottimo il reparto macelleria
Nuovi concetti di pizza dove gli impasti sono fatti alla perfezione, e le farciture con prodotti freschi e di altissima qualità. Locale molto bello e accogliente ben gestito dal personale di servizio. Ottime le birre proposte. Sicuramente tra le migliori pizzerie in Abruzzo come già riportato dalle migliori guide gastonomiche.
Pizzeria Giangi
Nuovi concetti di pizza dove gli impasti sono fatti alla perfezione, e le farciture con prodotti freschi e di altissima qualità. Locale molto bello e accogliente ben gestito dal personale di servizio. Ottime le birre proposte. Sicuramente tra le migliori pizzerie in Abruzzo come già riportato dalle migliori guide gastonomiche.

Visite turistiche

Acque cristalline.
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Tremiti-szigetek
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Acque cristalline.